Ci sono profezie a cui non vorresti credere…
A dicembre del 2012 ce ne sono in particolare 2 che speravo
di aver lasciato alle spalle e che, per essere sincero, cominciavo a
dimenticarmi.
La prima è quella Maya sulla fine del mondo, la seconda,
ancor più disgraziata è quella sul ritorno del “Caimona” in politica, cioè a
far danni.
La seconda profezia, purtroppo, è mia.
Alle volte mi domando se piuttosto di azzeccarci sempre,
quando si parla di B. non porto semplicemente sfiga.
Sarebbe più consolante da un certo punto di vista, basterebbe
non pensarci, non scriverlo e certe cose non avverrebbero.
Giusto un anno fa, il 28 novembre del 2012, scrissi un pezzo
dal nome Profezia, come B. tornerà al potere grazie al PD (http://generazioneavversa.blogspot.it/2011/11/profezia-come-berlusconi-tornera-al.html).
Tra le tante cose scrivevo: “Berlusconi
ha in mano per l'ennesima volta il boccino del potere e per l'ennesima volta è
stata la sinistra a darglielo in mano. Lo ha già detto a tutti (anche se la
maggior parte di noi lo ha preso per il delirio di un arteriosclerotico), il
governo durerà fintanto che lui non staccherà la spina. Lo farà all'incirca tra
un anno in questo periodo. Lo farà non votando una delle tante leggi rigoriste
che questo governo ci imporrà e nel farlo prenderà il plauso degli italiani
esasperati dal governo dei tecnocrati per cui le persone non sono nulla se non
freddi numeri di statistiche”.(28 novembre 2011)
Ricordo che mi sono arrivati
alcuni commenti su facebook e via mail tra i quali vorrei citare quelli di un
certo Red Heart che scrisse: “Se succede davvero ti trovo e ti ammazzo!!!!” e
quello di un’amica che mi disse che potevo scordarmi di essere invitato al
pranzo di Natale se una cosa del genere si fosse verificata.
Ok, a Natale mangio a casa.
Nella profezia di allora ci sono
alcune imprecisioni dovute a corsi e ricorsi storici che non potevamo
analizzare allora, si parla del riavvicinamento di Bossi al PdL, invece oggi
non è Bossi che si riavvicina: è Maroni, ma la sostanza non cambia per nulla.
Allora non si poteva certo
prevedere la resa dei conti tra gli dei padani fosse così rapida e fosse
decisa da fattacci talmente ridicoli e indegni.
Allora non si poteva prevedere
la variabile Grillo, che tuttavia, come molti fenomeni della turbo società
nella quale viviamo si potrebbe concludere molto più in fretta di quanto
pensiamo, potrebbe istituzionalizzarsi, deflagrare, assurgere al potere (ma ne
dubito).
Quello che sappiamo è che, con
il ritorno di Berlusconi alla ribalta, la situazione ritorna a bilanciarsi.
Il PdL senza di lui è un
partitello ridicolo che potrebbe rivaleggiare con l’UdC ma il valore aggiunto
della sua semplice presenza fa si che i numeri tornino in automatico intorno al
15% e più.
Con il Porcellum (che guarda
caso non si è mai superato) si rischia la solita instabilità a Palazzo Madama e
il solito dai e ridai che ci ricordiamo dagli ultimi anni di Prodi.
Intendiamoci, lo schieramento di
centro sinistra non può perdere le elezioni, e nemmeno Berlusconi attualmente
vorrebbe tornare a gestire la situazione, non oggi, non dopo che impronterà una
campagna elettorale su temi come l’antieuropeismo, la lotta all’Euro e
puttanate del genere.
Quello che verosimilmente può
accadere è un quasi pareggio al Senato, dove tra l’altro la variabile grillina
non è essenziale, il partito a 5 stelle non ha un radicamento forte nelle
regioni, è un fenomeno cittadino, non si può collocare molto bene a Palazzo
Madama.
Ci troveremmo quindi con una
coalizione di centrosinistra impossibilitata a fare le leggi che contano per
via del pressing berlusconiano e buona a dare idea di immobilismo, potrebbe
durare per un aneto ma poi dovrebbe per forza cadere ridando forza al solito
vecchio sdentato che ormai si sarebbe tolto il problema dei processi per altri
due o tre anni.
Alla fine lo sappiamo tutti, a
Berlusconi dell’Italia non interessa una benamata fava, a lui importa solo e
soltanto la sicurezza sua e delle sue aziende quindi se anche deve crollare
tutto a lui non tange.
Ultimo appunto per tutti quelli
che dicevano che l’Italia avesse superato il berlusconismo.
L’Italia non ha ancora superato
il fascismo e Mussolini è morto da sessantasette anni, come si fa a superare
Berlusconi che è tutt’ora vivo e vegeto?
Nessun commento:
Posta un commento