Ok, avevo promesso a me stesso che non ci sarei più
ricascato. Lo avevo detto che non mi sarei più fatto venire l’ulcera su cose di
nessun conto ma al centesimo invio del video che mi chiede di spegnare le luci
il primo di giugno non riesco più ad esimermi dal dire la mia. Anche perché mi
avete triturato lo scroto nel dire la vostra quindi penso che sia giusto
spiegarvi cosa penso di tutti coloro che inviano una roba del genere.
Questo tormentone altro non è che l’ennesima cartina di
tornasole del fatto che la cultura occidentale, se mai fosse esistita in questa
accezione, ormai non ha più alcun senso e, con buona probabilità, si è già
estinta in un tripudio di miccette.
Cercherò di fare un’analisi puntuale di questa ennesima
catena di sant’Antonio virtuale a beneficio di gente che non ha mai ricevuto
questo insieme di clip (credo nessun possessore di computer).
Si comincia con la più classica delle proposte dell’era
virtuale: “il giorno tale, all’ora tale, spegni la luce di casa tua per un
minuto”. Una volta si diceva “metti una candela alla finestra” ma, nell’epoca
della tecnologia 2.0, il culo dalla sedia per andare al negozio a comprare la
candela non lo spostate, quindi fate un gesto che, se avete la sedia con le
ruote, vi permette di non fare nemmeno lo sforzo di assumere la posizione
eretta.
Ma perché questo gesto? Quale motivo ha? Perché dovrei
privarmi della luce per un solo fottuto minuto?
Piano cari, andiamoci con calma, prima di tutto mettiamo
delle premesse:
- La politica non c’entra. Non indossiamo nessun colore politico che poi magari qualcuno pensa qualcosa di sbagliato e viene fuori un casino
- Lo faremo individualmente, uno vale uno, se lo facciamo in due magari poi diventiamo un partito e cade la premessa UNO
Ma perché? Per un motivo molto semplice, per fare vedere che
ESISTIAMO. Mica che poi magari, forse, qualcuno comincia a dubitare della mia
esistenza. Va’ che succede. C’è un pienone di gente che torna a casa e la mamma
non lo riconosce perché lui in realtà ha smesso di esistere. Non sottovalutate
quello che ho appena scritto perché se comincio a farlo circolare su facebook
in meno di tre mesi avrò migliaia di persone che mi credono.
Ma approfondiamo che diavolo significa ESISITERE. Esistere significa
“mostrare agli altri cosa vorrebbe dire un mondo senza di noi”. Ora, senza
andare a scomodare la filosofia. Logica vuole che dimostrare l’esistenza di una
cosa provando gli effetti della sua assenza non è che sia proprio il massimo,
inoltre da operatore sociale mi domando se, portando il ragionamento all’ennesima
potenza, la prossima catena di sant’Antonio avrà per titolo: “Ammazzati il 29
febbraio alle 18:15, per dimostrare agli altri che senza di te il mondo ne ha
uno di meno”
Ma andiamo ancora oltre nella disamina della cosa: dopo aver
dimostrato che si ESISITE spegnando la luce e inviando così un segnale
elettrico a Cartesio e a tutte le panzane sull’intelletto (Apro il circuito
ergo sum), si ottiene un immediato corollario, si informa il mondo che se ci
sono un miliardo di tizi che sono stati capaci di spegnare la luce alle 21:30
di un certo giorno quello stesso miliardo di persone un domani, ma non oggi, sia
chiaro, potrebbero fare qualunque cosa. Alle 21:31 del primo giugno credo che i
governanti di tutto il mondo tremeranno di paura. Si seppelliranno in bunker
sotterranei, prenoteranno crociere verso la luna.
“Perché se in quel minuto uniremo il nostro dissenso per LORO
è la fine”
LORO, LORO devono temere, LORO ora sanno che siamo arrivati,
LORO dovranno nascondersi nell’ombra,… ma LORO chi?
Che bello il mondo di internet, il mondo delle tigri da
tastiera. Supereroi che combattono contro il male. Un potere terribile, senza
volto né forma che influisce sull’umanità, che ci impedisce di essere felici,
che ci opprime e ci schiavizza. Ma chi è loro, cazzo? Chiede lo stupido. Loro è
bellissimo, anche perché alla tal ora del tal giorno il mio vicino spegnerà la
luce contro quelli che vogliono fare vaccinare i figli, perché LORO sono contro
il mio democratico diritto ad infettare anche i figli degli altri con il morbillo
delle mia piccina, mentre la mia vicina spegnerà la luce contro i profughi
perché LORO vengono qui a portare l’ISIS in Italia a rubare il lavoro e ha
prendere le nostre donne e i nostri buoi. L’altro mio vicino spegnerà la luce
contro Renzi, che non è più il presidente del consiglio ma non si ricorda come
si chiama quell’altro, ma poi è Renzi il LORO emissario, lo sanno anche i sassi.
Basta? Sì, dovrebbe bastare a fare venire l’orchite anche al
più carrozzato tra noi ma no, la cosa non finisce qui, peggiora in un crescendo
rossiniano di idiozia.
Perché farlo? Perché proprio spegnere le luci e non, che so,
firmare delle petizioni, adottare un panda, abbracciare gli alberi,…?
La risposta è un capolavoro: “perché non hai nessun motivo
per non farlo” che è una lunga perifrasi per non scrivere un più semplice: “e
perché no?”
Seguo il ragionamento e ne approfitto per mandare
potentemente a fanculo tutti coloro che hanno postato questo video e se mi
chiedete perché vi ci mando la risposta è molto semplice, “Perché non ho nessun
motivo per non farlo”. Anche perché il tremendo autore di questo aborto di
video subito dopo ci rivela dove vuole andare a parare, ce lo dice con una
chiarezza disarmante, si dichiara per quello che è: un fascista di merda.
“Perché chi manifesta è ideologicamente schierato”
“Perché scendere in piazza è pericoloso, rischi di farti
male”
“Perché andare in piazza vuol dire fare un viaggio e mica
tutti c’hanno il grano per farlo”
“Perché se vai in piazza potrebbero esserci delle ritorsioni”
Meglio che te ne stai in casa e spegni la luce per un
minuto, non di più, vogliamo solo lanciare un segnale. Per cosa? Per dire a
LORO che da casa possiamo fare delle cose tremende come per esempio: fare
calare gli ascolti di una TV, decidere di non comprare un prodotto su amazon, dire
che una cosa non ci piace con il televoto,… perché noi siamo ribelli!
No brutti coglioni, voi non siete dei ribelli, voi siete la
peggio muffa di questo sistema arricchito e perverso. I motivi per non scendere
in piazza sopra elencati da questo tizio non sono altro che delle minacce
fasciste a chi protesta:
Cara zecca comunista, sindacalista di merda, guarda che se
vai in piazza prima ti sfondiamo il cranio a manganellate poi ci ricordiamo di
te e, quando torni a lavoro vediamo se farai uno straccio di carriera in
ufficio.
Sono minacce che da attivista politico ideologico mi sono
sentito dire migliaia di volte, da datori di lavoro, polizia, partiti opposti e
via dicendo. Nessuna minaccia mi ha mai impedito di scendere in piazza e quando
c’è stato da prenderle le ho prese, io e molti amici e compagni con me.
Questo video è la quintessenza del fascismo del terzo
millennio. Ti dice chiaramente di stare lontano da qualunque tipo di movimento
di piazza, di forma ideologica di protesta. Tappati in casa e per evitare di
cedere alla voglia di spararti un colpo in testa, ogni tanto (ma non sempre e
non per troppo tempo) fai qualcosa di molto inutile e molto stupido, che non
influirà per nulla sulla vita di nessuno.
Domani ti sveglierai immerso nella stessa merda, con un
lavoro precarizzato in pochissime mosse, coi voucher reintrodotti a casaccio,
con un mondo dell’informazione che ti chiede di fare il tifo per uno o un altro
politico senza nemmeno capire perché (Viva Hillary, Abbasso l’ISIS, abbasso
Trump, Abbasso Putin, Abbasso Assad che sta con Putin ma contro l’ISIS quindi
abbasso Assad e viva L’ISIS, no aspetta mi sono sbagliato, Abbasso l’ISIS e
Viva Trump ma Viva anche Hillary, però Abbasso Putin, Abbasso Trump,… no nulla
dai: Viva Totti, Viva Papa Francesco, finché Papa Francesco non dice nulla sull’accoglienza
dei profughi, perché se no Abbasso Francesco e Viva Salvini che però sta con
Putin quindi viva Putin).
Domani ti siederai nella stessa metropolitana e prenderai in
mano lo stesso smartphone della stessa multinazionale che vuoi abbattere
spegnando la luce e moltiplicherai i tuoi video di lotta del cazzo qua e là e
questo ti basterà per autorappresentarti come un rivoluzionario.
No, tu non sei un rivoluzionario, non c’è alcuna possibilità
di rivoluzione in questo mondo, tu sei solo uno dei gangli di un sistema, tutte
le cazzate che ti prodighi a moltiplicare sono solo e soltanto una
moltiplicazione del sistema.
Vuoi cambiare le cose? Ok, ti do la ricetta.
- Schierati da una parte, una fottuta parte (no, l’Inter e il Milan non sono quello che intendo), magari sarai dalla parte opposta alla mia, ma almeno non sarai fermo nel guado
- Esci di casa, partecipa a dibattiti politici, sindacali, a gruppi di studio a riunioni sediziose, non ti preoccupare ormai grazie allo streaming non perderai nemmeno una puntata delle tue serie preferite,
- Cerca di capire che le cose sono sempre molto più complicate dei 140 caratteri dei tuoi post di merda. Cerca di capire che: “Negri di merda, froci del cazzo, buuuu” non è un’idea. È solo merda. Tanto se ragioni così fino a qui non sei arrivato quindi è inutile,
- ora e solo ora hai diritto ad incazzarti. Ma fallo lasciando stare l’interruttore e non facendoti prendere per il culo dal primo fascistello che sa usare power point meglio di te.
Ultimo consiglio: scrivi un post sul tuo amato social
network e abbi il coraggio di dichiararti per quello che sei. Scoprirai che non
si muore.
Maurizio Mozzoni
Scrittore
Ateo
Comunista
Sindacalista
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