Un anno nel nostro turbo mondo sembra un tempo lunghissimo,
l’epoca in cui viviamo, fatta di connessioni veloci, rete, spostamenti di dati
da un punto all’altro del pianeta con un semplice clic del mouse fanno sembrare
l’arco dei 365 giorni un tempo dilatato.
La frase “E’ passato solo un anno” non la diciamo quasi più,
ce la siamo dimenticata.
Invece, amici miei, è passato solo un anno da quando il
vecchio satrapo priaputo, il nano di Arcore, il Piccolo Papi, si è schiodato da
Montecitorio per farci entrare il
signor Mario Monti, l’uomo mai votato da nessuno, il tecnocrate voluto dalle
banche per tirarsi fuori dai loro problemi e per scaricarli definitivamente sul
popolo.
Un anno in cui l’Italia ha smesso di essere un paese di
diritti ed è diventata un paese di oligarchi e di padroni del vapore.
Dico così perché in questo anno, complice soprattutto la
stampa e la televisione, gli italiani hanno perso persino la voglia di lottare
per loro stessi, come atterriti, annichiliti, lobotomizzati da un mix di paure
e di retorica che hanno fatto credere che tutto quello che sta succedendo
succede perché è inevitabile, ineluttabile.
Ci hanno fatto credere che si dovessero fare sacrifici
enormi (per la prima volta tutti insieme) per salvare l’Italia ma che prima o
poi avremmo visto la famosa “luce in fondo al tunnel”, saremo tornati in Europa
da padroni e non da servi (che peraltro significa che in Europa ci sono padroni e servi e a noi mica ce lo avevano mai spiegato).
Allora cerchiamo di tracciare un bilancio di un anno di
governo del Premier delle banche.
Mi ricordo ancora come se fosse ieri l’annuncio di Mentana
al TG la 7 che avvertiva che, una volta fattosi da parte Berlusconi bisognava
subito incoronare Mario Monti, senza perdere tempo in elezioni e bazzecole
democratiche, perché lo spread era a 512 punti, e una volta arrivati a quella
soglia psicologica nessun paese si era più risollevato.
La paura, la migliore amica dei regimi e delle dittature, se
terrorizzi un popolo potrai fargli fare quello che ti pare, non si ribellerà,
non si rivolterà non avrà la forza di farlo perché penserà: “Non c’è altro da
fare”.
Così è stato, il governo Monti sembrava l’unico a poter
ridare credibilità all’Europa, a quei due pupazzi franco tedeschi che se la
ridevano a parlare di noi.
Uno dei due, il pupazzo francese con il nome strano, il
marito di Carla Bruni, nel frattempo è stato buttato fuori dall’Eliseo con un
sonoro calcio in culo, perché considerato "un idiota incompetente", "un arraffone,
uno che è stato dov’era per sbaglio" (parole di francesi durante le elezioni).
La pupazza tedesca non vive sonni tranquilli manco lei visto
che ogni volta che le capita di andare alle elezioni in un land, la CDU perde
sonoramente… pure in lander dove erano saldamente al potere da sempre.
Comunque non importava, non bisognava perdere tempo in
quisquiglie democratiche (non veniva detto in questi termini ma il senso c’era
tutto), bisognava agire.
Un altro meccanismo fantastico dei regimi è quello del finto
decisionismo: se si osservano le regole non si fa in tempo, bisogna fare uno
strappo, mettere da parte, non vorremmo ma è necessario.
L’indomani del terremoto d’Abruzzo, il presidente Chiodi
(PdL) disse una frase agghiacciante: “Quando nell’antica Roma c’era
un’emergenza si sospendevano le prerogative della Repubblica si eleggevano due
governatori e si dava a loro tutto il potere”, il signor Chiodi non sa, o non
vuol dire che quei due governatori andavano sotto il nome di Dictatores.
Ecco diciamolo senza mezzi termini, Monti è semplicemente un
Dictator, un dittatore.
Ovvio c’è chi ci è andato a guadagnare nella cosa.
Sul fronte politico ci ha guadagnato il PdL sopra ogni altro
partito: era finita, una lunga agonia durata diciotto anni poteva chiudersi lì.
Se si fosse andati a votare in pochi mesi il PdL avrebbe
raccolto lo 0,qualcosa per cento, fuori tutti, fuori i Berlusconi, i Letta, i
De gregorio, i Responsabili, gli irresponsabili, le puttane, i nani (parlo di
Brunetta).
E invece no, sono ancora tutti lì, e benché nessuno pare
ricordarselo sono ancora la maggioranza al Senato, quindi nel bene e nel male
comandano loro.
Ci ha guadagnato inevitabilmente tutto quel sistema mafioso,
imprenditoriale e viscido che va sotto il nome di Poteri Forti, in Italia
Banche, grandi aziende (leggi Confindustria), FIAT e soprattutto Vaticano.
Soprattutto il Vaticano che ha piazzato tanti di quei suoi
uomini al governo che sembra di essere al parlamento di Pio IX: si va da
Lorenzo Ornaghi, rettore della Cattolica ai beni culturali, ad Andrea Riccardi
presidente della Comunità di Sant’Egidio alla cooperazione, a Renato Balduzzi
professore della Cattolica legato ai movimenti e relatore al famigerato
Convegno di Todi alla salute, ad una foltissima schiera di sottosegretari tutti
di stretta osservanza vaticana.
Poi ci si stupisce che ancora oggi (12/11/2012) a un anno
esatto dall’incoronazione si stia ancora cercando di non far pagare l’IMU agli
immobili della chiesa (magari, aggiungo io, semplicemente aumentando un pochino
la tassa a noi, che tanto male non fa).
Ci hanno guadagnato altresì i ricchi e i ricchissimi, non i
piccoli imprenditori che magari si vedono negati prestiti per 10000 euro per
salvare l’azienda e devono licenziare tutti gli operai e magari poi si
ammazzano per la vergogna… quelli no, non fanno parte dell’Olimpo.
I ricchissimi invece secondo alcune stime non hanno perso
praticamente nulla anche perché Monti ha subito chiarito che una patrimoniale
avrebbe fatto scappare i capitali all’estero e non ce lo potevamo permettere…
mi domando, se è così difficile, come se lo possano permettere tutti gli altri
stati europei? La domanda al signor Monti non è mai stata fatta, in compenso si
sono sprecati articoli del tutti inutili su come il premier si vesta bene, su
come sia diverso il suo stile, sul fatto che non c’ha l’amante, sul fatto che è
un professore e quindi è bravo per definizione.
Ci hanno guadagnato Confindustri e la FIAT che ora come ora
possono fare il cavolo che gli pare senza alcun pericolo, perché a parte
qualche scemenza detta a favore di telecamere fino ad oggi tutte le leggi sono
state fatte per i Padroni del Vapore, non mi sembra che qualcuno possa
affermare che una sola leggina, anche per sbaglio, partorita dalla mente della
signora Fornero vada nella direzione della tutela dei lavoratori.
La signora poi merita un capitolo a parte, la strega di
Biancaneve alla fine risultava più simpatica, ma questo non sarebbe nemmeno un
problema.
Questi qui, complici i sindacati, la stampa, la televisione
e tutto il cadreghino in fila hanno demolito pezzo per pezzo lo statuto dei
lavoratori.
È bene ripeterlo, grazie al combinato disposto di Art.8
della legge Sacconi e modifica dell’Art. 18, la carta dei lavoratori è solo una
bella dichiarazione di intenti che, laddove il datore di lavoro non volesse
applicarla, diventa lettera morta in altre parole abbiamo riconsegnato la
tutela dei lavoratori ai padroni, e tutto questo in meno di un anno e nel più
assoluto silenzio.
Ora andiamo ai risultati.
Perché è di risultati che si parla. Ovvero, se mi devi
tagliare una gamba per farmi stare meglio allora potrei anche accettare, ma se
mi devi tagliare una gamba e il risultato è un’infezione che, invece di farmi
morire in 5 giorni di sofferenza mi farà morire in 6 mesi di agonia, allora
forse sei un chirurgo pazzo alla Brega Massone (quello della clinica Santa Rita Nda).
Piccolo vademecum per chi volesse discuterne con gli amici.
In un anno di sacrifici lo spread è calato, sissignori,
prima era a 570 punti base ora a 360… non è un grandissimo risultato
considerando che due anni e mezzo fa era a 65 ma visto che tanto il governo non
c’entra nulla su questo fronte concediamogli una vittoria più o meno di Pirro.
Sul fronte dell’occupazione si è fatto moltissimo, vi
ricordate la signora Fornero che diceva che la modifica dell’art. 18 avrebbe
portato più lavoro (Come? Avrebbe dovuto chiedere il giornalista intelligente, ma non lo fece)? Benissimo, disoccupazione: nel 2011 eravamo alla cifra
spaventosa dell’8,45% oggi, dopo questa bella cura da cavallo siamo al 10,5%
(con la disoccupazione giovanile dalle parti del 35%) ma i dati settore dicono
che il 2013 sarà anche peggio soprattutto per effetto della fine delle moltissime CIG delle aziende medio piccole, in più quel poco lavoro che c’è è precarizzato
all’infinito e non pare ci sia via di fuga.
Sul fronte dei consumi il vero capolavoro, si passa da una
stagnazione nel 2011 (il +0,1%) al crollo totale nel 2012 siamo a – 3,6% il che
significa che le aziende che producono hanno problemi (vedi il settore auto),
ma se una volta un’azienda che produceva doveva ricorrere alla CIG come
ammortizzatore oggi ha il licenziamento per crisi come arma di ricatto, e
spesso propone ai lavoratori delle magnifiche soluzioni come la riduzione dello
stipendio, la qual cosa incide ancora sugli stessi consumi in un aspirale che
non fa che peggiorare.
ovviamente aspettiamo Natale per cantare il de profundis ai consumi degli italiani.
Infatti se i consumi calano i prezzi si adeguano e
l’inflazione, ultimo macro dato che andiamo ad osservare passa dal 2,6 al 3,6%,
l’1% in un anno è un disastro.
In tutto questo paghiamo le tasse, sempre di più e più alte…
ora come ora siamo il paese più tassato d’Europa, la pressione fiscale che
negli anni novanta era intorno al 25 - 30% ora è tra il 48 – 50%.
Però, e qui c’è la sorpresa, lo stato guadagna di meno, in
quanto moltissimi non possono pagare, non sanno come pagare o non pagano più
perché sono disoccupati.
Aumenta, tra l’altro il lavoro nero, ma questo è un dato che
non abbiamo precisamente, peccato, sarebbe stato interessante.
Quindi ricapitolalo: i poteri forti hanno vinto, il PdL ha
vinto, il Vaticano ci ha stracciati tutti, Berlusconi non ha perso…; i lavoratori hanno perso, i
giovani hanno perso, gli studenti hanno perso, i disoccupati hanno perso, i
malati hanno perso (leggi ticket), quelli che hanno fatto fatica per una vita
per potersi permettere una casa e magari pagano ancora 700 euro al mese di
mutuo hanno perso.
Chi manca?
Mancano quelli che hanno pareggiato.
Nella schedina ci sono anche parecchie “X” oltre a 1
e 2.
Secondo me quello che si può dire discretamente soddisfatto
è il PD (nella foto lo vediamo in bianco e nero con le mezze maniche).
Se fossimo andati ad elezioni anticipate avrebbe sicuramente
vinto, però… “Dai ma siamo mica passi”
direbbe il nostro Bersani.
Poi bisognerebbe fare capire agli italiani che questo
partito del dentro tutti non riesce a combinare granché, che alla fine il dato
più o meno valido della cosa è che anche loro non sarebbero in grado di creare
nulla di creativo per uscire dal pantano, e poi con tutti quei giuslavoristi
(“mamma, mamma cos’è un giuslavorista?”) dentro alle loro fila come fai a dirti
ancora uno di sinistra, poi la gente se ne accorge.
E allora via verso orizzonti insperati, il governissimo di
un anno fatto con il PdL, una roba che ci pare una follia, però agli italiani
che di politica sono ignoranti da fare paura, una volta uscito Berlusca dalle
palle è sembrato che anche il PdL (quello di Dell’Utri e di Miccichè, della
Santanché e della Minetti,…) fosse un partito accettabile. Bastava togliere
dalla stampa (dalla stampa non dal parlamento si badi bene) i soliti nomi triti e ritriti, Scajola, Berlusconi, Cosentino (che
sta ancora al suo posto) e tutto andava per il verso giusto.
Ma si dai, facciamo il governo con il partito dei mafiosi che
improvvisamente è diventato presentabile, poi in parlamento ci sono 26
pregiudicati con pene in giudicato ma fa nulla.
Forse mi sono dimenticato il vero, incontrovertibile
vincitore, Beppe Grillo.
Lui da quest’anno sì che ci ha guadagnato, eccome.
Lui che pesca voti a destra a sinistra al centro, sopra e
sotto.
Lui che viene persino osannato da ex fascisti a Predappio
(che sono per definizione molto confusi).
http://video.repubblica.it/edizione/bologna/fascisti-a-predappio-per-i-90-anni-della-marcia-su-roma/109130?ref=HRESS-11&video (guardatevi tutto il video, quello che vi interessa è il tizio vestito come Guzzanti in fascisti su Marte)
Lui che intelligentemente non si schiera con nessuno, non
perché vuole arrivare al 51% da solo, sarebbe impossibile (se va molto bene
potrebbe essere un 20 massimo 25%) ma perché così potrà andare alla perenne opposizione
senza sporcarsi le mani.
Attenti, non è detto che sia un male.
Forse è quello che serve all’Italia… forse bisogna cambiare
demagogia, o forse questa situazione è così putrescente e marcia che potrebbe
saltare solo dall’interno.
Io comunque non ci credo.
Sono pronto al nuovo Governissimo, al Monti Bis, all’unione
di UdC, PD e PdL (non fatevi abbindolare la stanno già preparando), ad un nuovo governo oligarchico che ci ammazzerà definitivamente,
però forse ci porterà davvero nelle piazze per rovesciare la situazione…
davvero definitivamente.
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