A volte si pensa che gli atei vivano di un particolare odio
o risentimento nei confronti dei religiosi.
Che vedano cardinali, vescovi e monsignori come dei lupi da
tener lontani o che pensino di costruire granai al posto delle Chiese.
La realtà è molto diversa, il senso religioso è una cosa che
non si può inventare, o la fede la si possiede oppure non si può far nulla per
possederla.
Non solo chi scrive ma anche la maggior parte dei miei amici
non hanno nessun particolare risentimento verso la struttura ecclesiastica,
anzi rimangono particolarmente colpiti quando è la struttura ecclesiastica che
se la prende con loro.
I casi sono molteplici, negli ospedali è impossibile avere
forme di conforto non religiose per i propri amici e parenti atei che stanno
per morire.
Alcuni progetti pilota sono stati fatti partire ma la
maggior parte di dei nosocomi ospedalieri riconosce la possibilità di
esercitare i “conforti” ai sofferenti solo a personale religioso.
Nelle scuole dei paesi è ancora molto difficile cercare di richiedere
un’educazione laica per il proprio figlio, ho amici che hanno dovuto combattere
per la maggior parte del primo ciclo scolastico (materna ed elementari) perché
le maestre non volevano capire di essere state nominate per insegnare la
cultura italiana e non le preghierine.
Il figlio di un mio amico veneto, tempo fa, tornò a casa con un
tema dal titolo: “Domani incontro per la prima volta Gesù, i miei pensieri sulla
prima comunione”, manco a dirlo il bambino non avrebbe fatto la prima comunione
a la maestra, che pure avev esentato il compagno musulmano dal tema si era
rifiutato di fare altrettanto con il figlio del mio amico, in quanto italiano e
quindi “in fondo in fondo Cristiano”.
Ciononostante la maggior parte degli atei vivrebbe (e vive)
benissimo anche in Italia dove il cristianesimo è imperante.
il cardinal Bagnasco in "uniforme" potete notare ai lati del colletto le due stellette da generale |
Per questo trovo molto stucchevole e certamente pretestuosa
l’uscita del Cardinale di Genova, il generale di corpo d’armata (non sto
scherzando è l’ordinario militare e lo stato gli riconosce quel grado nell’esercito)
Angelo Bagnasco, presidente della CEI.
Una polemica senza
fondamento. Il presidente della Cei Angelo Bagnasco derubrica così il dibattito nato intorno alla
possibilità di far pagare l’Imu
(imposta munipale unica, l’ex Ici) anche agli immobili non destinati al culto di proprietà del
clero. Una querelle inutile perché, secondo il Cardinale, la Chiesa paga regolarmente le tasse. Chi non ci crede
vada in edicola a comprare Avvenire e dia un’occhiata ai dati riportati sul quotidiano dei vescovi che
mettono “in evidenza la realtà delle cose”. Secondo Bagnasco, “l’operazione
trasparenza” lanciata dal foglio diretto da Marco Tarquinio è sufficiente a “spegnere ogni polemica” sui
pagamenti che “contrariamente a quanto affermato da alcune parti vengono fatti
regolarmente dalle diocesi e dagli enti ecclesiastici”. (il Fatto
quotidiano)
Non è affatto vero che basta l’inchiesta su Avvenire a
spegnere le polemiche e, tra l’altro penso che a dire cosa sia sufficiente per
finire di indagare sulla questione non dovrebbe essere l’imputato di un
processo ma un giudice terzo.
Consideriamo anche che l’Italia è sotto osservazione dall’atority
per la concorrenza europea proprio per questa cosa del trattamento di estremo
favore che viene concesso alle attività commerciali della Chiesa.
Per un’inchiesta su Avvenire ce ne sono all’incirca mille di
autori più o meno famosi che si sono spesi per anni sulla questione e che sono
semplicemente stati ignorati, perché in Italia è così: se tocchi la Chiesa non ti dà retta nessuno così cambi
argomento per il prossimo libro.
Dei privilegi della Chiesa in campo economico si occupò
qualche anno fa (2008) Curzio Maltese, con il bel libro, che consiglio a tutti,
“la questua” (ed Feltrinelli, 167 pag. 14 €)
La Chiesa Cattolica SpA è uno dei più grossi motori
economici d’Italia, per dimensioni e patrimonio ed è una delle multinazionali
più importanti del mondo, qualche sempio:
nel 2009 la Chiesa possedeva direttamente 8779 scuole di cui
- 135
università di medie dimensioni
- 6228
scuole materne
- 1280
scuole primarie
- 1136
scuole secondarie
- 5
grandi poli universitari mondiali (l’universita Cattolica)
- 2300
musei
- 2000 biblioteche
nella sanità e nell’assistenza possiede 4712 enti di cui:
- 400
asili nido
- 534
consultori familiari (che si rifiutano di fornire aiuto a chi vuole
abortire e di attuare la legge 1p4, sarebbe fuori legge ma lo stato
continua a infischiarsene)
- 1669
centri per la difesa della vita e della famiglia (che sono come quelli
sopra descritti ma vengono aperti laddove ci sono consultori pubblici che
attuano la 194 e che nonostante violino una legge dello stato vengono
sovvenzionati al pari dei consultori)
- 111
ospedali di medie dimensioni
- 10
grandi ospedali
- 1853
case di cura
- 136
ambulatori privati
A queste vanno aggiunte quasi 50000 sedi ecclesiastiche,
tutto questo patrimonio non è tassato come invece lo sono le altre strutture
dello stato.
Il gioco del non pagare l’ICI sugli esercizi commerciali lo
abbiamo gia spiegato altre volte: la legge dice che devi pagare l’ICI su tutti
gli esercizi commerciali, ma il penultimo governo Berlusconi, a caccia di voti per le imminenti elezioni, ha inserito tra le tipologie di coloro che dall’ICI sono esentati gli esercizi di possesso di ordini religiosi e congregazioni non esclusivamente a vocazione commerciale, in parole povere basta
che, in un vecchio convento con 300 stanze ci abitino 2 suore di novant’anni e
si possono utilizzare come hotel 3 stelle le altre 298 stanze perché alla fine
quello è un convento con uso foresteria.
Se poi io mi sono aperto un albergo a pochi metri dal
“convento” e non reggo la concorrenza perché devo pagare le tasse, chi se ne
frega perché non si può dir male della Chiesa.
Forse Bagnasco non è stato informato della cosa ma mi
premurerò di mandare alla sua mail in curia a Genova questo pezzo.
Altro problema che non smette mai di farmi arrabbiare quando
penso a queste ingiustizie è l’8 per mille.
Tutti, tra aprile e settembre ci sottoponiamo al solito rito
delle tasse e del commercialista di turno che di norma scorrendo le varie
pagine ti dice “… e alla fine l’8per mille alla chiesa cattolica no?”
Io rispondo invariabilmente “NO, lo dia a chi le apre ma
alla chiesa cattolica no”
Il mio commercialista (che è della cgil, badate) mi risponde
quasi sempre: “Che palle con questo comunismo”.
Ma diavolo, non si tratta di comunismo, si tratta di
giustizia.
- nessuno
ha mai spiegato agli italiani come funziona il meccanismo, ci pensa l’UAAR
ma l’ascoltano in troppo pochi.
- Nessuno
si prede la briga di andare a vedere quei soldi come diavolo vengono
spesi, se andate a vedere sul sito della chiesa Valdese, invece, trovate
il rendiconto di come viene speso il loro gettito centesimo per centesimo.
Certo sono dati pubblici e scava, scava li reperisci così
finalmente scopri che del tuo 8 per Mille alla chiesa Cattolica solo una minima parte va in opere di
carità.
Nel 2007 per esempio di tutto l’8 per mile raccolto solo il
9,1% è servito alla carità (non meglio identificata) mentre il 30,5% è servito
per interventi di edilizia e il 35% per pagare gli stipendi ai sacerdoti, molti
dei quali fanno anche gli insegnanti di religione, altra nomina strettamente
curiale che però paghiamo noi con le tasse.
Dobbiamo sottolineare che parliamo di quasi un miliardo di
euro non di poche monetine, nel 2007 si parla di 886milioni 989mila euro.
Le pubblicità che accompagnano la campagna dell'8 per mille sono un vero capolavoro di comunicazione e vengono pagate con lo stesso 8 per mille (si prevede una specifica voce "propaganda e comunicazione"), nel 2005 la campagna fu eccezionale, ce la ricordiamo tutti, era quella legata allo Tsunami: villaggio di piccole capanne e pescatori spaventati e tristi che guardano un mare minaccioso: "Quel giorno dal mare è arrivata la fine,... poi dal niente siete arrivati voi, le vostre firme si sono trasformate in barche e reti..."
parte la musica di Morricone... per questo spot sono stati spesi 10 milioni di euro, alle vittime dello tsunami non sono stati invitati nemmeno 2 milioni di euro, la pubblicità sulla carità è ben più importante della carità stessa.
Quando si parla di edilizia religiosa io penso
immediatamente che con i soldi dell’8 per mille qualcuno si ristruttura
l’albergo, pardon, il convento con uso foresteria e se io fossi il proprietario
di un piccolo hotel che si vede negato il mutuo dalla banca per ristrutturare
il mio e sapessi che le suore a fianco a me se lo rifanno gratis coi soldi di
gente che non ha capito dove vanno i loro soldi sarei un po’ incavolato, ma me
lo dovrei tenere perché siamo in Italia e della chiesa non si parla male.
Va detto inoltre che tutti i “Grandi eventi” legati alla
chiesa (per esempio la visita di Papa Benedetto XVI alla parrocchia dietro l’angolo,
ma pure quella alla parrocchia in Giappone) li paghiamo noi grazie alla legge
sulla protezione civile e i grandi eventi sempre voluta da Berlusconi e scritta
con il fido Bertolaso che è amico personale del Papa e cena regolarmente con
Ruini e Bagnasco.
Ora, dato il servizio di buona qualità, se sua eminenza
vorrebbe almeno pagare le tasse che paga ogni buon cristiano ci farebbe un
piacere e ci eviterebbe ogni volta le stucchevoli lagne bambinesche a cui ci
hanno abituato.
Anche perché, quando da piccolo frignavi troppo, la suora
dell’oratorio ti dava una bella tirata d’orecchio e così la smettevi subito.
"il fido Bertolaso che è amico personale del Papa" sì, sì!! culo e camicia.
RispondiElimina"Va detto inoltre che tutti i “Grandi eventi” legati alla chiesa (per esempio la visita di Papa Benedetto XVI alla parrocchia dietro l’angolo, ma pure quella alla parrocchia in Giappone) li paghiamo noi grazie alla legge sulla protezione civile e i grandi eventi..." vuoi mettere un bella manifestazione FIOM con bandiere rosse,sagome di che guevara e voci strozzate dagli altoparlanti con quelle orride celebrazioni in quelle obbrobriose cattedrali azzeccate di parafernalia dorate, argentate piene di lapislazzuli vecchie di secoli frutto del sangue di tanti poveri compagni operai sfruttati. brrrrrrrrrrrrrr!!! mamma mia che impressione!!!
"Anche perché, quando da piccolo frignavi troppo, la suora dell’oratorio ti dava una bella tirata d’orecchio e così la smettevi subito." solo?! io avrei aggiunto un bel paio di coppini sulla collottola.