Ho un amico disperato.
Qualche tempo fa si vide recapitare da Equitalia la solita
letterina che tanto ormai, credo, abbiamo ricevuto tutti.
Gli si contestava una contravvenzione non pagata, tra
diritti di mora, e altre tasse la multa ammontava a 350 euro, il mio amico
proprio non ricordava la contravvenzione ma, dato che si diceva che il verbale
era stato elevato quasi quattro anni prima e che in quel periodo il mio amico
era sotto pressione per una serie di vicende personali, per evitare problemi
assai più gravi, decise di pagare la contravvenzione fantasma senza batter
ciglio.
Il palazzo del Faraone Lombardo... ovvero il palazzo della regione Lombardia |
Errore. Equitalia di lì a poco cominciò a scaricargli
addosso l’equivalente in carta della portata del Po in piena. Canone RAI non
pagato, Tasse, Bolli auto.
Tutte queste contestazioni erano più o meno false, quelle
che regolarmente, una volta prodotte all’agenzia le ricevute e le fatture
vengono derubricate come errori nei sistemi (ci sarebbe da capire quanto
terrorizzare la gente in questo modo sia legale, il mio amico non è debole di
cuore ma sua moglie ha rischiato l’esaurimento nervoso).
Una sera, a cena dal mio amico questo mi disse: “Vivo
schiavo delle ricevute, non butto via più nulla, ho più faldoni io
dell’anagrafe di Milano, ma è l’unico modo per sopravvivere, perché la volta
che ti beccano scoperto sei fottuto”
Questo nella casa di un normale impiegato con due figlie
piccole.
Pare che alla regione Lazio e al Pirellone le cose non
vadano assolutamente così.
I soldi di finanziamento e le spese varie possono essere
tranquillamente messe a verbale con voci generiche: Rappresentanza, consulenze,
ma anche il mitico Spese varie e nessuno è tenuto a fare vedere le fatture e le
ricevute..
Va ricordato che quei soldi sono anche il frutto delle tasse
mie, vostre e del mio amico che non butta più via manco lo scontrino
dell’esselunga per paura di venire colto in fallo e fucilato dalla prossima
lettera di Equitalia.
Oggi su Repubblica, sul Fatto Quotidiano, sul Corriere,
sulla Stampa e pure su alcuni giornali stranieri vengono fuori le solite storie
sullo sperpero di denaro pubblico nelle varie regioni e soprattutto, (il fatto
quotidiano) su argomenti meno semplici ma che mi provocano certamente più
rabbia sulla negligenza a fare vedere i conti da parte di tutti i partiti del
benamato Arco Costituzionale.
“Qui non siamo mica alla Regione Lazio, loro sono 71 noi
80 ma a Roma hanno un bilancio di 98 milioni e noi un terzo di meno. E poi noi
teniamo tutte le ricevute, le fatture e gli scontrini per cinque anni come dice
la legge. Se vuole le mostro tutte le tabelle”. Grazie, le abbiamo, a questo
giro vorremmo vedere le fatture. “Non esiste proprio, io non tiro fuori un bel niente, ci sono
cose che sono riservate, personali. Magari dovrei dirvi anche dove va a cena
questo e quel consigliere, cosa mangia e quanto spende… Roba da matti, io non
voglio grane e senza l’autorizzazione
di tutti e 29 i colleghi non faccio vedere un bel niente”. (Paolo Puccitelli capogruppo PdL in regione Lombardia)
Tenete le fatture? “Certo che teniamo tutto, è in un faldone ma non tengo a mente
tutte le spese. Se vuole le mostro il bilancio”. E ci risiamo. Che ne dice
invece di farmi dare una sbirciatina alle ricevute? Così, giusto per provare il
brivido del proibito… “Eh no questo no, non andiamo in giro a distribuire i
conti facendoli vedere a questo e a quello. Come i consiglieri gestiscono le loro spese è una scelta
discrezionale” (Stefano Tosi –
gruppo PD)
Stefano Galli della Lega Nord invece in puro stile “orgoglio
Padano” fa fare bella figura a tutti i suoi: “Come spendiamo i nostri soldi
sono cazzi nostri. Arrivederci”
Il palazzo degli Dei dell'Olimpo ovvero il palazzo della regione Lazio |
Ora, io non sono tra quelli che tuona contro la politica e
che fa di tutta un’erba un fascio ma visto che sono soldi miei e visto che
scopro che il PD nella mia regione (dove pago lo stipendio io a lorsignori) ha
speso 120.000 euro in consulenze nel 2011 vorrei che questi fossero molto più
precisi.
Anche perché non capisco che tipo di consulenze debba pagare
un partito che sta all’opposizione, non dico che siano consulenze sbagliate ma
voglio sapere che tipo di consulenze sono.
Per rispondere a Galli, come spendono i miei soldi sono
Cazzi miei, visto che il suo partito negli anni ha speso più per dare una degna
istruzione al Trota che per governare Verona.
Intanto sulla sponda romana le domande sono sempre le
solite: “La Polverini sapeva, no non lo sapeva, ma qualcuno glielo deve aver
detto”
A parte il fatto che continuo a domandarmi come mai
continuiamo sempre a eleggere persone con tali e tanti problemi cognitivi, da
non accorgersi che tutti sotto di loro guadagnano il triplo di quanto
dovrebbero.
Ma questa gente pensa davvero di avere a che fare con dei
fessi? Ma quando la signora Polverina è andata alla festicciola tipo dei
dell’Olimpo del suo neo-eletto, che pensava di essere a Gardaland?
Il problema è assolutamente nel sistema, è tutto un sistema
che si è infettato al punto da non essere più sostenibile, da non fare più il
proprio lavoro.
Negli anni ottanta ci si scandalizzava perché Gianni De
Michelis passava le sere in discoteca, tanto da chiedersi se uno così potesse
fare il ministro, oggi permettiamo a gente come la Polverini e Formigoni di
prenderci per il culo in questa maniera?
Oggi permettiamo a partiti di dirsi onesti e di non fargli
le pulci fino all’ultimo centesimo.
Quando comincia a fare politica, nelle sezioni del PRC erano
pochissimi coloro che volevano fare i tesorieri. Era un calvario, ogni singolo
militante chiedeva conto di ogni singola tessera, di ogni singola donazione,
voleva vedere tutti i rendiconti.
Una volta vidi una litigata di mezz’ora per una fattura per
alcuni spot su Radio Popolare.
Oggi tutto questo è davvero scomparso? Inghiottito nei mille
partiti di plastica del “post” Berlusconismo.
Attenzione, qualche tempo fa avevamo scritto che via il
Biscia sarebbero venuti a galla i veri problemi, Berlusconi ha fatto da
collettore e da parafulmine per molti anni ma il suo sistema è ancora tutto lì,
e tutti ne fanno parte.
Attenzione quello che è creato da uno come Berlusconi (e
questo sistema è un marchio registrato Arcore) non ha nessuna sfaccettatura
positiva.
Sarebbe come se una volta fucilato Mussolini il PNF fosse
tornato in tutto il suo splendore dicendo: “Ora siamo nuovi e migliori”.
Qui non c’è novità, c’è odore di carogna, sarà arrivato il
momento di fare pulizia?
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