sabato 8 dicembre 2012

LA VERIFICA DELLE PROFEZIE... il ritorno di B.


Ci sono profezie a cui non vorresti credere…
A dicembre del 2012 ce ne sono in particolare 2 che speravo di aver lasciato alle spalle e che, per essere sincero, cominciavo a dimenticarmi.
La prima è quella Maya sulla fine del mondo, la seconda, ancor più disgraziata è quella sul ritorno del “Caimona” in politica, cioè a far danni.
La seconda profezia, purtroppo, è mia.
Alle volte mi domando se piuttosto di azzeccarci sempre, quando si parla di B. non porto semplicemente sfiga.
Sarebbe più consolante da un certo punto di vista, basterebbe non pensarci, non scriverlo e certe cose non avverrebbero.
Giusto un anno fa, il 28 novembre del 2012, scrissi un pezzo dal nome Profezia, come B. tornerà al potere grazie al PD (http://generazioneavversa.blogspot.it/2011/11/profezia-come-berlusconi-tornera-al.html).
Tra le tante cose scrivevo: “Berlusconi ha in mano per l'ennesima volta il boccino del potere e per l'ennesima volta è stata la sinistra a darglielo in mano. Lo ha già detto a tutti (anche se la maggior parte di noi lo ha preso per il delirio di un arteriosclerotico), il governo durerà fintanto che lui non staccherà la spina. Lo farà all'incirca tra un anno in questo periodo. Lo farà non votando una delle tante leggi rigoriste che questo governo ci imporrà e nel farlo prenderà il plauso degli italiani esasperati dal governo dei tecnocrati per cui le persone non sono nulla se non freddi numeri di statistiche”.(28 novembre 2011)
Ricordo che mi sono arrivati alcuni commenti su facebook e via mail tra i quali vorrei citare quelli di un certo Red Heart che scrisse: “Se succede davvero ti trovo e ti ammazzo!!!!” e quello di un’amica che mi disse che potevo scordarmi di essere invitato al pranzo di Natale se una cosa del genere si fosse verificata.
Ok, a Natale mangio a casa.
Nella profezia di allora ci sono alcune imprecisioni dovute a corsi e ricorsi storici che non potevamo analizzare allora, si parla del riavvicinamento di Bossi al PdL, invece oggi non è Bossi che si riavvicina: è Maroni, ma la sostanza non cambia per nulla.
Allora non si poteva certo prevedere la resa dei conti tra gli dei padani fosse così rapida e fosse decisa da fattacci talmente ridicoli e indegni.
Allora non si poteva prevedere la variabile Grillo, che tuttavia, come molti fenomeni della turbo società nella quale viviamo si potrebbe concludere molto più in fretta di quanto pensiamo, potrebbe istituzionalizzarsi, deflagrare, assurgere al potere (ma ne dubito).
Quello che sappiamo è che, con il ritorno di Berlusconi alla ribalta, la situazione ritorna a bilanciarsi.
Il PdL senza di lui è un partitello ridicolo che potrebbe rivaleggiare con l’UdC ma il valore aggiunto della sua semplice presenza fa si che i numeri tornino in automatico intorno al 15% e più.
Con il Porcellum (che guarda caso non si è mai superato) si rischia la solita instabilità a Palazzo Madama e il solito dai e ridai che ci ricordiamo dagli ultimi anni di Prodi.
Intendiamoci, lo schieramento di centro sinistra non può perdere le elezioni, e nemmeno Berlusconi attualmente vorrebbe tornare a gestire la situazione, non oggi, non dopo che impronterà una campagna elettorale su temi come l’antieuropeismo, la lotta all’Euro e puttanate del genere.
Quello che verosimilmente può accadere è un quasi pareggio al Senato, dove tra l’altro la variabile grillina non è essenziale, il partito a 5 stelle non ha un radicamento forte nelle regioni, è un fenomeno cittadino, non si può collocare molto bene a Palazzo Madama.
Ci troveremmo quindi con una coalizione di centrosinistra impossibilitata a fare le leggi che contano per via del pressing berlusconiano e buona a dare idea di immobilismo, potrebbe durare per un aneto ma poi dovrebbe per forza cadere ridando forza al solito vecchio sdentato che ormai si sarebbe tolto il problema dei processi per altri due o tre anni.
Alla fine lo sappiamo tutti, a Berlusconi dell’Italia non interessa una benamata fava, a lui importa solo e soltanto la sicurezza sua e delle sue aziende quindi se anche deve crollare tutto a lui non tange.
Ultimo appunto per tutti quelli che dicevano che l’Italia avesse superato il berlusconismo.
L’Italia non ha ancora superato il fascismo e Mussolini è morto da sessantasette anni, come si fa a superare Berlusconi che è tutt’ora vivo e vegeto?