lunedì 15 luglio 2013

A TARANTO SI MUORE DI FUMO... di sigarette!


Dottore: “lei ha un tumore maligno”
Paziente: “Mio dio dottore, ma da cosa può essere dipeso?”
Dottore: “Non so ci sono fattori ambientali e fattori personali, lei dove lavora?”
Paziente: “Lavoro presso un’acciaieria molto famosa del sud Italia, ho cominciato a 23 anni, sa per quelli della mia città è normale lavorare lì, poi mi sono sposato e ho comprato una casa proprio a ridosso della fabbrica in un quartiere che si chiama Tamburi, il bello è che sono così vicino al posto di lavoro che posso sentire l’odore acre delle ciminiere anche quando sono fuori turno”
Dottore: “Questo è interessante, mi parli delle sue abitudini”
Paziente: “Lavoro molto e il resto del tempo cerco di dedicarlo alla famiglia e agli amici, se non sono in fabbrica qualche volta vado con gli amici allo stadio, o ci vediamo al bar per bere un paio di birre, altrimenti porto i miei figli al mare, sa anche mio figlio di 9 anni soffre di asma da quando ne aveva 2 e la bimba ha sempre la bronchite”
Dottore: “Da quello che mi dice credo che la causa più probabile del suo tumore siano le due o tre birre che si beve con gli amici, comincerei a togliere quelle!”

Sembrerebbe paradossale, una farsa nera e ridicola, addirittura indegna, se non fosse che non è una farsa.
Se non fosse che ieri il signor Enrico Bondi abbia dichiarato: “È erroneo e fuorviante attribuire gli eccessi di patologie croniche oggi a Taranto a esposizioni occupazionali e ambientali occorse negli ultimi due decenni, Fumo di tabacco e alcol, nonché difficoltà nell’accesso a cure mediche e programmi di screening”.
Siamo alle solite pantomime da basso impero che stufano ancor prima di averle commentate se non fosse che questo è cercare di banalizzare per non essere accusato della colpa di migliaia di morti.
Come quando le multinazionali del tabacco dicevano che non c’era alcuna correlazione diretta tra il fumo e il cancro, peraltro metterei il signor Bondi a discettare della cosa con qualche luminare pagato dai tabacchieri tanto per farmi due risate: “No guardi che la colpa è delle sigarette, fumo di tabacco e cancro sono correlati”
“lo dice lei, l’inquinamento è la vera causa del cancro”
Sì perché, vedete, a parti invertite le stesse scemenze che ieri ha sparato Bondi, le dicevano le multinazionali del tabacco quindici anni fa, negando la propria responsabilità con l’aumento dei tumori sostenevano che la vera causa fosse l’inquinamento atmosferico.
Cosa c’entri poi l’alcool con il tumore al polmone me lo deve spiegare il signor Bondi, perché da ciò che so io l’alcolismo è responsabile di molte patologie gravissime tra cui il tumore del fegato, dello stomaco, dell’intestino, del tratto gastroduodenale, è inoltre responsabile di alcune malattie al sistema nervoso, ma proprio del tumore al polmone, e soprattutto del mesotelioma proprio no! Però forse il signor Bondi ha in mano dati che possiede solo lui e che dovrebbe rendere pubblici alla comunità scientifica, ci sono delle vite in ballo, per dio!
All’inizio, quando ho letto questa notizia mi sono indignato, ma poi ho subito pensato, sei italiano santo celo, gli italiani non si devono indignare, devono stare buoni buoni nel recinto e bere tutte le cavolate che gli propinano.
Quindi ho cominciato a contare, tanto per rilassarmi un po’:
1)    In Puglia, dice Bondi, c’è difficoltà di accesso alle cure mediche e agli screening, strano perché la media dei posti letto per malati in Puglia è di 3,65 per 1000 abitanti in linea con il resto d’Italia e di molto superiore al resto del sud, eppure a Taranto si muore di tumore molto più che in provincia di Reggio Calabria o di Campobasso (per citare le due province con la sanità più carente) forse a Taranto e provincia ci sono pochi reparti di oncologia, e invece no, in provincia di Taranto ci sono ben 5 ospedali che forniscono cure specialistiche in oncologia, solo Bari in tutta la regione sta al passo, eppure si muore di tumore più a Taranto che non in provincia di Brindisi dove di polo ospedaliero per il trattamento dei tumori ce n’è uno solo.
2)    Il presidente della provincia di Foggia dovrebbe immediatamente pubblicare un libro su come a fatto a convincere i suoi concittadini a smettere di fumare e di bere, così dovrebbe fare anche il presidente della provincia di Bari, di Lecce e di tutte le altre province della Puglia, salvo quel cattivaccio del presidente della provincia di Taranto, infatti i tumori in generale in Puglia sono quasi sempre inferiori a quelli registrati a Taranto.
3)    Anzi a guardar bene i tumori ai bronchi e quelli al fegato (quelli più comuni nei fumatori e nei bevitori cronici) sono anche un pelo più bassi nella provincia di Taranto che non in altre province, invece se andiamo a vedere una particolare specie di tumore, il Mesotelioma, scopriamo che a Taranto l’incidenza e 4 volte superiore a quella di alcune province e 5 volte superiore a quella della media italiana… sapete dove trovate la stessa incidenza di mesoteliomi? A Porto Marghera e a Monfalcone, non c’è che dire, il Ministreo della Salute deve approntare immediatamente un programma di recupero per impedire a tutti questi operai di bere e fumare così tanto.
4)    Certi atteggiamenti così vergognosamente (o meglio criminalmente) faziosi, uno se li aspetta dal padrone dell’azienda, d’altra parte il padrone deve fare profitto e gli operai sono derubricati alla voce “costo del lavoro”, certo uno non se li aspetta da quello che essendo stato messo lì come commissario straordinario non ha nulla da perdere né da guadagnare a essere un po’ più serio e meno arrogante.

Taranto piange in continuazione i suoi morti e non si merita di essere presa in giro dall’ennesimo “servitore” dei potenti con la risposta facile sulle labbra.
Ma siamo sempre in Italia e la dignità ce la siamo persa per strada da un bel pezzo.