martedì 25 marzo 2014

PAURE D'EUROPA

L’Europa ha paura.
Questo l’ho capito a sufficienza guardando qualunque giornale istituzionale in Italia… lo avrebbe capito pure un analfabeta, vista la profusione delle fotografie di Marine LePen che si sono viste ultimamente.
ImageQuello che non ho ancora ben chiaro in testa è di che cosa abbia paura l’Europa, lo so, me lo hanno insegnato a scuola, quando si parla di politica ci sono parole che immediatamente mettono agitazione nelle masse, che poi, spaventate a loro volta sono disposte a fare le solite scelte “ragionevoli” e “responsabili”. In effetti fino a qualche tempo fa la cosa ha funzionato per benino, ci siamo esercitati con le grandi epidemie di inizio millennio, ma poi con parole come default e spread abbiamo fatto davvero il botto.
D’altra parte il meccanismo psicologico che soggiace alla creazione della paura come pastore delle masse è evidente: se eleggo qualcuno per prendere delle decisioni al posto mio devo sapere che questo qualcuno saprà che pesci prendere anche quando io non ci ho capito più nulla da un bel pezzo; ora, se questo qualcuno mi dice di aver paura è legittimo che io sia terrorizzato e, se poco dopo questo qualcuno mi dirà che per evitare la fine devo fare esattamente quello che dice, anche se non è sicuro che sul lungo periodo funzionerà, io cercherò in tutti i modi di assecondare il mio eletto.
In pratica, questo meccanismo psicologico di accomodamento, segue la logica per cui un individuo, se isolato da un gruppo sociale, tende a prendere le decisioni che lo rassicurano maggiormente e gli lasciano l’illusione che non incorrerà in danni fisici.Image
Ora, a meno di due mesi dalle elezioni europee, viene fuori che l’Europa ha paura dell’avanzata dei movimenti euroscettici, e ce lo vengono a dire proprio tutti.
Napolitano, che se ha paura lui allora io sono proprio terrorizzato; Renzi, Letta, perfino Berlusconi che non ha paura praticamente di nessuna nefandezza si scopre europeista e dice di aver timore di quelli che fino a ieri lo hanno sostenuto e votato.
Mi dicono che tra gli impauriti ci sia pure Vendola.
In giro per l’Europa il fantasma della paura si è impadronito, dicono, pure della Merkel e di Barroso, gente che fino a ieri non avrei voluto incontrare di notte in un vicolo buio.
Dalle nostre parti qualcuno si è messo ad avere di nuovo paura pure della Lega.
Non temete cari amici e compagni, la paura funzionerà a meraviglia, e alla fine andranno tutti a votare i partiti della sicurezza e della disciplina, quelli che magari ti stanno prendendo per un bancomat da almeno sei anni, giocando a non fare finire una crisi che ormai e solo un pretesto per arricchire i ricchi sulle spalle del popolo, ma che rappresentano la moderazione dei toni, la sicurezza… quelli che te li immagini seduti sul divano con il plaid sulle ginocchia a sorseggiare the coi biscotti.
L’alternativa è portare in Europa gli euroscettici, quelli che te li immagini sulla carcassa di un’auto data alle fiamme con una spranga in mano… poi qui il trip cambia un attimo ma solo sulla base del tuo partitone di riferimento.
Se voti SeL ti immagini il fascista di Alba Dorata, nero vestito e con i capelli rasati, la svastica tatuata e la mazza di ferro con scritto Got mit uns.Image
Se voti il Forza Italia e tutto il marasma da quelle parti ti immagini il sovversivo di sinistra, il comunistone che mena fendenti con una chiave inglese al grido di “Potere al Popolo” e “Bandiera Rossa”
Se voti il PD…. uguale a Forza Italia, solo che non ti ricordi più come fa Bandiera Rossa e la confondi con La mia Banda Suona il Rock del compagno quartinternazionalista Ivano Fossati.
Ora, in Francia è semplicemente successo quello che doveva accadere. Il Front National è arrivato al 4,6% utilizzando le parole che l’Europa stessa gli ha messo in bocca. Un cittadino qualunque può pure non avere nessuna cognizione politica ma alla fine si sarà accorto che le grandi promesse di stabilità fatte nel 2000 alla vigilia della moneta unica erano solo una bufala.
Ci si sarà pure accorti che a parte un timido tentativo di Costituzione di stampo neoliberista, l’Europa non è assolutamente una nazione ma semplicemente un trust di banche utile a drenare i pochi soldi dei lavoratori e a bastonare chi è in difficoltà per girare il tutto in fondi in difesa del grande capitale.
Senza andare a scomodare pensatori contemporanei bisognerebbe andare a rileggere gente come Hobbes e il suo Leviatano per capire bene dove siamo arrivati. Uno può pure consegnare se stesso al Leviatano, ma in caso di grande crisi questo mostro inarrivabile deve pur difendermi, altrimenti sono legittimato a distruggerlo.
In altre parole, le condizioni del caos europeo le hanno costruite  questo branco di neoliberisti feroci che, mentre si impegnavano a distruggere l’Europa sociale (e quindi le sinistre a partire dai Comunisti) hanno fornito un intero vocabolario alle estreme destre (da Alba dorata al Front National, passando per l’FPO e il BZO austriaci e via discorrendo) e a partiti populisti antisistema come il nostro M5S che si appresta a fare il colpaccio alle prossime elezioni.
Che poi in un vero caso di schizofrenia collettiva da una parte spalleggino i Nazisti all’est dell’Impero in chiave antirussa e dall’altra li temano in casa loro è ancora più confiusivo per lo spettatore comune.
In questa situazione, dopo anni in cui ci si è impegnati a svuotare completamente di qualunque spirito rivoluzionario il pensiero di sinistra, fino a sentir definire estremisti quelli come noi da gente che fino al giorno prima andava a caccia di voti nei vari centri sociali del nord Italia, gli unici a dare al popolo un miraggio di cambiamento sono le destre estreme; quelle che dicono: “Noi le promesse le manteniamo, magari per mantenerle dobbiamo lastricare le strade di cadaveri, però le manteniamo”.
D’altra parte gli altri non prevedono nulla se non andare avanti tale e quale a prima, bisogna solo capire chi sarà il prossimo Baciato dalla Troika. 
Io da comunista non sono certo tranquillo, ma nemmeno spaventato a dire il vero, tutte le alternative mi paiono ugualmente mostruose.

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