domenica 18 dicembre 2011

GLI EMULI DEL FASCISMO.... la pagina facebook che inneggia a Casseri


La storia si ripete con una ciclicità devastante solo peggiorando un po’ ad ogni ciclo.
17 aprile 1991, a Montecchia di Crosara, nella provincia veronese, un giovane ventenne, di nome Pietro Maso massacra il padre e la madre con un tubo di ferro e altri oggetti contundenti. Il giovane viene aiutato da un gruppetto di amici. Non è un genio è fa un sacco di errori, si lascia dietro montagne di incongruenze e di indizi, i carabinieri lo fanno crollare dopo poche ore dal delitto e nella tarda sera del 19 aprile confesserà tutti i delitti e a ruota cadranno tutti gli amici.
Omicidio volontario con l’aggravante dei futili motivi.
Pietro cerca la sua parte di eredità (circa 100 milioni di allora) per riuscire a fare quella bella vita che ha sempre sognato.
In cella Pietro viene raggiunto da migliaia di lettere di ammiratori e ammiratrici, erano glia anni dello sballo giovanile, della discoteca sempre e comunque, anni in cui sui diari delle ragazzine alle scuole medie e superiori c’era il conto alla rovescia per il prossimo giorno in disco.
Pietro è un eroe, quello che si è “Tolto il problema dei genitori” quello che ha fatto la cosa giusta.
21 gennaio 2001, Novi ligure, Erika De Nardo e Mauro “Omar” Favaro, due fidanzatini di sedici anni decidono di ammazzare senza alcun vero motivo apparente madre, fratello e padre della ragazza.
Erika attende la madre le apre la porta, discute con lei della scuola e dei suoi brutti voti, poi spunta Omar e l’aggressione ha inizio.
Uccisi madre e fratello Erika cerca di convincere il fidanzatino rimanere in casa ad aspettare il rientro del padre e ammazzare anche lui, ma il ragazzo è troppo stanco, vuole tornare a casa.
Ancora indagini veloci, l’alibi della ragazzina che cade in poco tempo, confessione e condanna.
In quegli anni lavoravo come e educatore “di strada” nella compagnie di adolescenti della zona della Brianza, non ricordo quanti ragazzetti tra i 14 e i 17 anni incontrai che inneggiavano all’omicidio di Novi Ligure.
Soprattutto le ragazze ammiravano la loro quasi coetanea, così in gamba e così spregiudicata.
Negli stessi anni ci sono altri due importanti delitti che vedono coinvolti i giovani, i delitti di Chiavenna e quelli delle Bestie di Satana ma non ci fu mai la stessa eco, la stessa ammirazione per i gesti.
Credo che il motivo sia semplice, Pietro Maso prima ed Erika de Nardo poi, incarnavano quello che innumerevoli giovani pensano della famiglia, quello che la nostra sub cultura del tutto e subito violento ha sdoganato.
Sia Pietro sia Erika erano figli di genitori benestanti, inseriti in un tessuto sociale di media borghesia, che volevano di più, che non volevano il controllo.
Esattamente quello che chiedevano i giovani allora (di oggi), soldi e poco controllo.

Ieri sera, mentre guardavo le immagini delle marce antirazziste e pensavo che non avrei scritto nemmeno una riga sui atti di Firenze, perché era giusto che questa pagina la scrivessero le persone, il popolo anzi no, i popoli, un amico mi ha mandato il link di una pagina di facebook intitolata, Gianluca Casseri Santo Subito.
Vi si raccolgono centinaia di post scritti dal gruppetto di aderenti (ieri erano 35 oggi 47) che dicono che quello che ha fatto Casseri è bene e che bisognerebbe avere il coraggio di farlo anche noi.
Cito alcuni post:
Buona Domenica e se vi attraversa la strada un...negro....toccatevi o sparategli...” dice Juve x Sempre

“Il problema ke tutti qui nn abbiamo capito questi musi di merda ci stanno togliendo tutto quello ke è sempre stato nostro COSTUMI-RELIGIONE E RISPETTO.. nn dimentikiamo quella room ke a ammazzato una povera italiana nella stazione di roma solo xk si voleva komprare le robbe di marka (avvenuto nella stazione di roma x delle robbe di marka voleva scippare una ragazza la vittima si voleva difendere è questa merda le a bukato l' okkio kn l' ombrello arrivando al cervello
)”  scrive Antonio.

“ragazzi ma vi rendete conto che a casa nostra noi siamo i pezzenti e loro i ricchi..io vedo extracomunitari che aprono aziende..rubano e girano con i macchinoni e noi non arriviamo a fine mese....qualche anno fa andai dal assistente sociale a chiedere la casa del comun perchè ero senza lavoro..sapete cose mi rispose quella battona?a ma lei è giovane e prestante..gli extracomunitari hanno tanti figli e sono disagiati..ora..se io non tenessi alla mia fedina penale sarei uscito...sarei ritornato con una pistola per spararle alle gambe....questa è l italia........”  fa eco Francesco.

“Razzista ? be non credo , io a casa mia pretendo le mie regole e se non ti sta bene ti cavi dalle palle , una mitragliata a poppa , una mitragliata a prua e se non capisci una mitragliata in mezzo........VIVA IL DUCE E VIVA IL FASCIO” dice invece Enzo

Qui c’è tutta l’ignoranza del sottoproletariato arricchito ubano.
La deriva del nostro mondo. Qui ci sono ragazzi che non sanno di che parlano, non riescono a differire il problema migratorio dal problema dell’interazione delle popolazioni Rom (room come li chiama uno di loro).
Sanno solo che la paura va esorcizzata con i supereroi e che il ragioniere neonazista, amico di Casa Pound, che per l’occasione dice di non essere ne fascista né nazista, è la personificazione delle loro pulsioni, quelle che si possono scrivere ma alla fine non si mettono in pratica (anche se poi pure scriverle è reato di incitamento all’odio razziale punibile con 18 mesi di carcere o 6000 euro di multa).
Ma non è qui il problema, non sarebbe per questo gruppuscolo di poveri ignoranti che dovremmo preoccuparci.
Nemmeno per la povertà culturale che fa ancora dire a qualcuno “viva il Duce”.
Fino a qualche anno fa, la vicina di casa di mia nonna, vecchia dolce e gentile, aveva in casa la foto del Duce e del Re e sosteneva che i comunisti avessero ammazzato Vittorio Emanuele alla fine della guerra.
Il problema è che l’odio di questa generazione di giovani si è modificato.
Dove prima c’era l’odio verso i genitori, l’impazienza di diventare autonomi e indipendenti che fa dire “Prima o poi me ne vado di qua”, che oltre alle sue derive allucinate e criminogene ha aspetti positivi. Porta al distacco dalla famiglia di origine.
Chi di noi in adolescenza non ha pensato almeno una volta: “Me ne vado per sempre e non mi vedete più”.
La generazione cresciuta negli anni 2000 il suo odio lo esprime per coloro che stanno al di fuori immediato della propria cerchia di affetti del proprio “nido sicuro”.
Sono anni che gli adolescenti mi dicono che il “problema” sono i musulmani, i rom, gli zingari,… sono anni che nessuno adulto si premura più di correggere le paure dei propri figli, perché anche loro sono terrorizzati dagli stessi terrori.
L’extracomunitario oggi è come l’ebreo di ieri, nella Germania del III Reich.
Le paure dei bambini devono essere esorcizzate dagli adulti, un adulto che si nasconde sotto il letto per paura del mostro nell’armadio è un adulto incapace di fare sorpassare a un bambino la paura dell’ignoto, è un adulto malato.
Un adulto che spalleggia un adolescente nelle sue paure xenofobe, come fanno molti dei nostri adulti è un adulto altrettanto malato.
Gianluca Casseri non era un ragazzo che non ce la faceva più, come ho sentito dire da qualcuno l’altro giorno, casseri era un neonaziasta cinquantenne con la passione per Hitler, autore di saggi negazionisti che veniva considerato da Casa Pound un riferimento culturale…
In un dato momento il guru della bella gente fascista ha perso la brocca e si è dato all’omicidio.
I ragazzi della pagina Gianluca Casseri santi subito non lo hanno capito. Non sono abbastanza strutturati per capirlo e non lo capiranno mai.
Capiranno altre cose, ne sono certo.
Per esempio capiranno Casa Pound, che nella sua parte istituzionale fa finta di non sapere niente delle idee di Casseri ma sicuramente nel buio delle loro fogne dicono a i bravi ragazzi dell’hinterland: “Lui era uno dei nostri”.
Se ne accorge la Lega che proprio nel giorno della marcia dei 20mila a Firenze propone una legge in regione Lombardia per togliere i servizi sociali a chi è residente in regione da meno di 15 anni (e lo chiamano pacchetto salvacrisi).

Qui la palla passa a noi, antifascisti e antirazzisti, passa ai movimenti che devono proporre qualcosa di buono e di nuovo alla popolazione, che devono girare per strada, alla luce del sole, contrapporsi a queste masse di scarafaggi neri che preferiscono gli angoli bui.
Dobbiamo impedire che domani, spenti i riflettori su questa vicenda tremenda, si ricominci da capo con il razzismo e con i pogrom, dobbiamo impedire le fiaccolate della lega “per l’ordine e la sicurezza” perché sappiamo che sono il punto di contatto tra l’estrema destra e la politica di palazzo, dobbiamo chiedere la CHIUSURA DI CASA POUND oppure l’espunzione dell’associazione medesima dal registro delle associazioni di volontariato laddove è iscritti (Roma in primis), dobbiamo chiedere a gentaccia come Alemanno a Roma, Gentilini a Treviso etc etc. come mai neofasciti e neonazisti storici siedano in consiglio comunale nelle file del PdL o della Lega e dobbiamo chiedere al Pd perché non denuncia la cosa a piena voce.
A Verona le infiltrazioni dell’estrema destra nel comune sono state denunciate “solo” dagli esponenti dei partiti di sinistra (federazione della sinistra – SEL). Dove sono gli altri partiti?
Ho sentito dire troppe volte che fascista è uguale a comunista perché sono due opposti estremismi, è ora di dire che questo è falso. Il Partito Comunista è stato i collante di uno stato per anni, è stato organico al suo procedere e ha cambiato in meglio il volto del nostro stato… il partito fascista con le sue derive: MSI, Forza Nuova, Fiamma Tricolore, La Destra, Casa Pound… è spazzatura!
Niente di più e niente di meno.
Torniamo a urlarlo!  


1 commento:

  1. Gentilini=Treviso, ma la sostanza è uguale.
    Non so però se basti dire (e se sia completamente vero) che il Partito Comunista è stato collante di uno stato per anni.
    Forse dovremmo distinguere un nostro immaginario sulla sinistra da ciò che realmente è stata ed è la sinistra:contingua alla destra.
    Quasi la stessa cosa.
    Entrambe, destra e sinistra, tolleranti vers le proprie ali estreme perché da quelle dipendenti per la loro sopravvivenza parlamentare.
    Figuarsi se tolgono loro fondi o denunciano apertamente le loro ideologie.
    Si vedrebbero tolti dei voti che, piaccia o no, in un sistema elettorale come il nostro, è pane e companatico.
    Se ci pensi, sono ormai solo queste frange fortemente ideologizzate, a fare attivismo politico.
    Devastante, ma così è.
    Ed è di sinistra quel 40% di persone che a votare non ci vanno più, perché non hanno un interlocutore.
    Più che vederla in termini politici, quindi, basterebbe agire nel rispetto della legge.
    Vanno chiuse le Case Pound e vanno arrestati quelli che commettono reato.
    Potrebbe bastare, senza alcuna necessità di partiti, vista la tristezza che fanno.

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