domenica 6 novembre 2011

COME TI FREGO CON LE PAROLE 2... gli impegni internazionali

Nuova pagina della rubrica come ti frego con le parole. La parola di oggi è IMPEGNI INTERNAZIONALI. Dobbiamo rispettare gli impegni internazionali, non possiamo tirarci indietro, ci sono gli impegni internazionali, l’FMI (fondo monetario internazionale) ci mette sotto osservazione e ci richiama a rispettare gli impegni. Ecco, appunto partiamo da qui. Gli organi internazionali che ci sanzionano e che vigilano su di noi sono considerati dai più alla stregua di arbitri incontestabili ed equi. Chiediamoci come funziona l’FMI. A differenza dell’ONU ove ognuno dei paesi membri vota, tramite il proprio rappresentante per se stesso con un singolo voto, all’interno del Fondo i paesi hanno un peso differente sulla base della loro “forza economica”. Il paese più “potente” sono gli USA che pesano per il 17% poi ci sono, Giappone, Francia, Germania e Gran Bretagna con il 4%, l’Italia detiene il 3%, paesi come il Mali o il Sudan lo 0,qualcosa e, come si dice in alta finanza, non contano un cazzo. Ora, gli USA sono il paese con il debito pubblico più alto del mondo, perlopiù incamerato andando a fare guerre qua e là e con una distribuzione del reddito e della pressione fiscale assolutamente iniqua, ma quando si tratta di “mettere sotto osservazione” i paesi e si apre il fascicolo USA, il rappresentante americano alza 17 mani.
Se aggiungiamo il fatto che il 90% dei titoli tossici che andranno a scadenza nel 2012 stanno proprio nelle banche di USA, Francia, Germania, Giappone e Gran Bretagna (l’Italia ne detiene appena il 2-3% a fronte del 70% degli altri paesi citati messi insieme) sembra abbastanza ridicolo che l’FMI ci richiami a maggior rigore perché in realtà si dovrebbe dire che le economie più compromesse dalla crisi ci stanno spingendo giù dalla torre per il semplice motivo che nelle classifiche internazionali se tutti stanno a pezzi e tu stai solo un po’ in rovina sei ancora un leader mondiale. Gli impegni internazionali sono una incredibile idiozia, semplicemente non esistono. Te ne puoi fregare fintanto che stai a tavola con i potenti e diventi schiavo di questi non appena non sei più tra gli invitati d’onore. L’Arabia Saudita è uno dei regimi integralisti più feroci del mondo, avete mai sentito parlare di loro all’ONU. Avete mai sentito qualche capo di stato “civile” minacciare un’invasione dell’Arabia Saudita se questa non rispetterà gli impegni internazionali in quanto a rispetto dei diritti umani. Altro esempio, a Cuba la sanità è pubblica e gratuita così come pure la scuola, ma a Cuba c’è un embargo che uccide il popolo e qualunque possibilità di sviluppo e gli americani impediscono sistematicamente di abrogarlo perché “Cuba non rispetta gli impegni internazionali”, in Cina si vendono gli organi dei condannati a morte, è uno dei business più redditizi del paese, e credo che sia una chiara violazione dei diritti umani, se poi aggiungiamo che, guarda un po’, la Cina è il paese con il più alto numero di condanne a morte il dubbio che mi viene è tale che nemmeno voglio pronunciarlo. Ma, chissà com’è, nessuno richiama il paese del Dragone a rispettare gli impegni internazionali. Gli impegni internazionali sono una scusa, servono solo a fare capire chi è da una parte e chi dall’altra della staccionata, i forti e i deboli. Mentre il nostro Premier si sollazzava come un satrapo, altri più ligi al loro dovere hanno deciso di farci fare il salto della trincea e da forti siamo diventati deboli. Ce ne si poteva accorgere già qualche annetto fa ma eravamo troppo impegnati con il tiro a segno sul negro che passa la frontiera, con i censimenti agli zingari, con le marcette scassate delle ministre veline e compagnia bella. Adesso siamo arrivati al capolinea. Che cosa facciamo?

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