venerdì 12 novembre 2010

QUANTO COSTA UN CROLLO


Mi spiace che qualcuno abbia ritenuto che la mia affermazione "sempre che non si affoghi tutti al prossimo diluvio" fosse un moto "razzista" nei confronti dei veneti, mi dispiace ma non torno assolutamente indietro nel sostenere quello che ho descritto nei post precedenti.
Destra e sinistra in Italia, negli ultimi anni, hanno colpevolmente trascurato ogni aspetto del territorio e della vita sociale del paese, da Nord a Sud e questo ha irrimediabilmente comportato un declino repentino di tutto il sistema che oggi, in particolare, sta chiedendo il conto.

Non ha alcuna importanza ora se il ministro Bondi darà o meno le dimissioni, o se sarà sfiduciato con i voti o con l'astensione dei finiani.
Il punto non è questo, il punto è che piuttosto di raccontarci idiozzie in televisione e di dire: "ma anche quando c'era l'altro ministro è crollato il tetto della domus aurea e nessuno ha detto niente" (che sembra la tipica ripicca dei bambini in stile: "ha cominciato prima lui..." ), ci dovrebbero spiegare cosa hanno fatto in 10 anni di sprechi, di commissariamenti e di leggi speciali per recepire finanziamenti europei

Secondo i dati raccolti oggi dall'Espresso a Pompei sono stati spesi: 80000 euro per una visita del Presidente del consiglio mai avvenuta nel 2008, 12000 euro per rimuovere dei pali della luce (19 in totale), 100 mila euro per potenziare l'illuminazione, 91000 euro per la ricerca musicale, 72000 euro erogati alla onlus romana CO2 crisis opportunity per i progetto Pompei viva, 72000 euro all'associazione Mecenate 90 (presidente onorario Gianni Letta, che è anche il testimone di nozze della presidentessa della società CO2 Crisis) per una ricerca di mercato sul pubblico, 724000 euro all'universita di Tor Vergata per non meglio definite ricerche per lo sviluppo di tecnologie sostenibili, strano soprattutto che il finanziamento sia stato erogato dal secondo Commissario straordinario Marcello Fiori, che proprio di tale università è stato docente del corso di "pianificazione degli interventi di sviluppo sostenibile del territorio" (ma guarda)

Certo non si può dire che Fiori sia stato uno stretto di manica visto che ha speso la bellezza di 1700 euro per la divisa del suo autista e 4000 euro per la parete attrezzata del suo ufficio (costo di una libreria IKEA 60/80 euro, magari non è chic ma ci si guadagnava).
Fiori poi è un genio della finanza creativa, alla faccia dei tagli, con lui la gestione commissariale passa da un costo complessivo di 200 mila euro a 800 mila euro più altri 2 milioni e 300 mila per stipendi di vari contratti a progetto di fiducia e adeguamenti vari di stipendio.

Nessuna voce va alla gestione ordinaria del patrimonio.

se a questo si aggiunge che il secondo crollo di Pompei è quello di un muro di cinta ristrutturato di recente, si capisce che anche la supervisione del lavoro corrente non è stata soddisfacente
Allora uno si dovrebbe chiedere a cosa serve il commissariamento.

se a posto di dire "io non c'entro, scrivo solo poesie" il ministro Bondi avesse detto in aula, "abbiamo denunciato alla magistratura competente i responsabili della gestione commissariale" avrebbe fatto un ottimo lavoro e si sarebbe dimostrato un ministro capace, ma non lo ha fatto... perché?

In Italia pochissime gestioni commissariali hanno nella storia risolto problemi, tuttavia hanno riempito le tasche a moltissimi esperti o presunti tali.

Se la malagestione del patrimonio ora chiede il conto, ci sarà qualcuno che andrà a chiedere il conto a questi signori? Non crediamo proprio, visto che il gioco piace a tutti e la storia si ripete a ogni catastrofe, evento o atto straordinario!

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