Sono un educatore... il mio lavoro me lo sono scelto con cura, vero?
Sono di quelli che per mestiere mettono le mani nel disagio psichico delle persone e che ci lavorano a lungo, giorno per giorno.
Io non ho utenti, e nemmeno pazienti, io ho un sacco di persone che mi dicono, no, è più corretto dire che mi urlano, il loro dolore, e lo fanno con VIOLENZA.
Perché il dolore è urgente, deve venire fuori in fretta, senza stile e senza limpidezza... deve venire fuori come un ruggito, solo allora è vero e catartico.
Ognuno ha il suo di dolore, chi ha sei anni, chi ne ha settanta, maschietti o femminucce, tutti hanno qualcosa da urlare.
E io sono lì, sono lì apposta.
Fare questo mestiere in Italia è paradossale, perché qui, nel paese delle pecore felici, nessuno sa nemmeno a che servi.
Non servi a nulla come giovane, come laureato, come educatore.
Come educatore, poi fai paura... perché sei brutto e cattivo perché se esisti tu, allora vuol dire che esiste anche il disagio e se esiste il disagio come si fa a credere alla favola del Migliore dei mondi Possibili.
L'Italia ha trovato il suo modo per risolvere il problema.
Ci ha marginalizzati come persone e come lavoratori.
Viviamo nella quasi miseria, qualcuno di noi ha la fortuna di avere la mamma che sgancia ancora qualche soldino, ma i più vivono facendo due o tre lavori... siamo artisti, poliedrici, un pò schizzofrenici (di giorno mi chiamano dottore e di notte prendo gli ordini delle birre).
Io raconto questo mondo, lo racconto perché lo combatto, perché vorrei che qualcuno come me ne parlasse, perché vorrei vedere rabbia nei miei colleghi e non solo.
Vorrei vedere rabbia nella gente che vede i propri figli avere studiato una vita per non guadagnare nemmeno abbastanza per permettersi un affitto, vorrei vedere rabbia nei volti dei poveracci laureati in economia che non avranno mai i soldi per permettersi una vecchiaia serena, vorrei vedere rabbia nelle ragazze che vengono assunte in partita IVA per fare le segretarie (con una laurea in lingue, magari) e ti chiedono pure "sei fidanzata?" perché se sì non ti assumono, prima che i venga in mente di sposarti e procreare...
Io racconto e cerco di dare un senso... a questo e non solo, a tutto quello che conosco e capisco...
Spero di raccontare a lungo...
Buona lettura
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